Predica di don Konrad zu Loewenstein FSSP:
Talvolta, carissimi amici, qualcuno dirà: "Comunque la
Chiesa è molto cambiata" e pensiamo subito al suo insegnamento,
o alla sua liturgia. Oggi voglio parlarvi dell'insegnamento, nel testo del ciclo di
prediche che sto facendo sulla Fede.In quale senso, dunque, è cambiato l'insegnamento?
Fino, forse, a cinquant'anni fa, gli uomini della Chiesa
presentavano una visione della realtà, a cui ho accennato domenica
scorsa, di Dio Uno e Trino,
assolutamente trascendente e soprannaturale, nel senso che è al di
sopra di tutto il Creato, che elargisce sugli uomini la grazia
soprannaturale, così creando l'ordine sovrannaturale illuminando la
loro conoscenza con la fede e accendendo la loro volontà con la
carità, affinchè l'uomo si possa elevare ed unire a Lui quaggiù e
nel Cielo, per questo scopo crea la Chiesa a cui affida la grazia dei
Sacramenti e tutte le verità soprannaturali sulla fede e la morale,
soprattutto i Dieci Comandamenti di cui l'uomo avrà bisogno per
attraversare questo mondo. Coloro che seguono questa strada,
apparecchiata per loro da Dio, raggiungeranno il Cielo, coloro che
non la seguiranno finiranno nell'Inferno; la strada che conduce al
Cielo è stretta e richiede ascesi e mortificazione, anche se porta
con se la pace e la più profonda felicità possibile in questo
mondo; la strada che conduce all'Inferno è larga invece, non
richiede sforzi e porta con se piaceri, ma piaceri passeggeri che
cedono poi alla tristezza e spesso alla disperazione.
Da circa cinquant'anni, dunque, molti uomini nella Chiesa
presentano un'altra visione della realtà, la grazia e l'ordine
soprannaturale non sono più menzionati, la fede cattolica sarebbe
secondo loro un sistema di credenze sullo stesso livello di quello
dei protestanti, o di qualsiasi altra confessione cristiana o di
quelle di tutte le altre religioni; il "Credo" non sarebbe
più necessario, per raggiungere il Cielo.
La fede come vediamo, per esempio, nella trascuratezza della
dottrina del Limbo, non sarebbe più necessario a questo fine neanche
il Battesimo, nè l'appartenenza alla Chiesa Cattolica, il Battesimo
diverrebbe così una convenzione e la Chiesa solo un raggruppamento
di persone con le stesse credenze; non sarebbe necessaria neppure la
Carità dell'amore soprannaturale, ma basterebbe l'amore in senso
assai vago e indefinito, relativo solo alle necessità umane
dell'uomo, quell'amore che secondo molti è l'essenza
dell'Ecumenismo, mentre la prima finalità del Matrimonio (che è uno
dei Sette Sacramenti) sarebbe la chiave della vita eterna.
Questo amore e la gioia a cui conduce, costituiscono un vangelo
positivo opposto ad un Vangelo negativo che si occupa di
mortificazione, di peccato e dell'Inferno. Questa visione rappresenta
un allontanamento dall'oggettivo, dalla realtà, dalla verità
oggettiva, l'ordine soprannaturale, l'autorità, le leggi, la
giustizia verso il soggettivo, l'amore, la comunione e la vera gioia.
L'insegnamento è cambiato, dunque, la nostra domanda perciò è:
"quale insegnamento è giusto, quello tradizionale o quello
moderno? O forse l'insegnamento tradizionale era giusto, e allora
adesso, l'insegnamento moderno è giusto?"
Diamo un esempio: la fede e la carità sono necessarie alla
salvezza, o non lo sono? Oppure, erano necessarie nel passato, ed ora
non lo sono più?
Carissimi amici, la risposta è chiara come la luce:
l'insegnamento tradizionale è giusto e quello moderno è falso! La fede e la carità sono necessarie per la salvezza e lo saranno
sempre!
Perchè è giusto l'insegnamento tradizionale?
Perchè l'insegnamento tradizionale è l' insegnamento della
verità oggettiva che la Chiesa ha ricevuto da Dio stesso, secondo le
parole del Signore nel Vangelo di oggi: "quando però verrà lo
Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera",
l'insegnamento tradizionale è insegnamento di verità oggettive,
dunque, che come tali sono immutabili, immutabili come le verità
della matematica: se due più due fanno quattro, oggi, lo faranno
anche domani!
Questo insegnamento tradizionale della Chiesa, dunque, non è
cambiato, non cambierà e non può cambiare, come la Chiesa stessa
non è cambiata a questo riguardo e non cambierà, non può cambiare!
Come sappiamo che l'insegnamento tradizionale sulla necessità
della fede e della carità e sulla salvezza, o sulla Santissima
Trinità, sulle realtà della Beata Vergine Maria, sull'Incarnazione,
sulla morte e risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo + è vero?
Perchè la Chiesa col sostegno dello Spirito di Verità, che è lo
Spirito Santo, l'ha definito come tale, la Chiesa l'ha definito come
dogma, come divinamente rivelato e da credere come tale per ogni
membro della Chiesa Cattolica, così che, chi la nega, anche solo un
solo articolo, sarà escluso dalla comunione della Chiesa.
Coloro che insegnano dottrine opposte non possono cambiare
l'insegnamento Cattolico, dunque, non ne hanno il potere perchè
quell'insegnamento è immutabile, non hanno l'autorità, la
competenza, perchè hanno l'autorità e la competenza solo per
insegnare il Depositum Fidei, i dogmi della fede, per insegnare i
quali hanno ricevuto il "munus docendi" l'ufficio per
insegnare, perciò non possono cambiare l'insegnamento.
Sono loro come i professori incaricati ad insegnare la matematica,
i quali insegnano infatti, che due più due fa quattro e non che
due più due fa tre, non possono cambiare la matematica perchè le
sue verità sono immutabili e non hanno neanche l'autorità poichè
hanno ricevuto solo l'autorità e la competenza di insegnare la
matematica.
Ora, i così detti modernisti, pretendono che il fondamento
teologico per il cambiamento dell'insegnamento risiede nel fatto che
l'oggetto della fede è l'esperienza religiosa, il senso religioso,
di cui l'espressione cambia e si sviluppa attraverso i tempi.
La Chiesa Cattolica, invece, ha condannato queste due dottrine.
Ha
condannato la prima dottrina, che la fede si riduce all'esperienza
religiosa, nel Decreto Lamentabili e Pascendi di san Pio X e ha
condannato la seconda dottrina, che il dogma cambia e si sviluppa,
nell'Enciclica Humani generis di Pio XII, la Chiesa insegna che il
dogma secondo il suo contenuto è di origine veramente divina, che è
l'espressione della verità oggettiva e che il suo contenuto è
immutabile, non c'è dunque cambiamento ne sviluppo nel contenuto del
dogma, l'unico tipo di sviluppo che attinge al dogma è lo sviluppo
della sua espressione che nel corso dei secoli diviene più chiara e
più profonda, come è nelle parole di san Vincenzo Lerino citate
nella Costituzione Dei Filius del Concilio Vaticano Primo: "solo
nello stesso dogma, nello stesso senso e nello stesso modo di
intendere" - in
eodem dogmate, eodem sensu,
eademque sententia -.
In una parola, i dogmi della Chiesa, le sue verità oggettive, che
ha ricevute da Dio stesso con l'incarico di insegnarle le corso dei
secoli, non cambiano e non possono cambiare, solo la loro espressione
può cambiare ma divenendo più chiara, più profonda, come la luce
del sole che cresce fin dall'aurora e a mezzogiorno rimane la stessa
luce, nelle parole di san Vincenzo Lerino.
La ragione ultima, carissimi fedeli, per la quale l'oggetto della
fede non può cambiare è che il suo Oggetto nell'ultima analisi è
Dio stesso, Lui stesso è quel sole, quel sole increato che noi
percepiamo nel corso del nostro passaggio attraverso il deserto di
questo mondo, che percepiamo in modo debole come all'aurora, e in
modo forte come a mezzogiorno, Lui stesso è quel sole che manda i
suoi raggi, che emette la Sua luce e la Sua Verità per illuminare le
nostre menti con la fede, così che possiamo dire col Salmista:"Nella
Tua luce vedremo la luce"; Lui stesso è quel sole che in questo
mondo non possiamo guardare direttamente con gli occhi a causa
dell'eccesso della Sua Divina gloria, ma che vedremo nel prossimo
mondo, quando la luce della grazia si trasformerà nella luce di
gloria, quando Lo vedremo faccia a faccia e quando, nelle parole
dell'Apocalisse: "non vi sarà più notte e non avremmo più
bisogno di luce di lampada perchè il Signore Dio ci illuminerà e
regneremo con Lui nei secoli, dei secoli, Amen".
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